Quotes by Mario Rigoni Stern

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Quando lo guardavo in viso non mi sentivo di fissarlo a lungo e quando, molto di rado, sorrideva, faceva male al cuore.
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Quando la stanchezza della corsa mi faceva cadere sulle pietre credevo di essere lontano da quell’orrore, ma mi veniva da piangere per compassione di me stesso, per la vita che sentivo correre con il sangue nelle vene e che una pallottola o una bomba poteva ridurre a quello che avevo visto. Per le guerre maledette. Caino aveva un motivo. Ma qui?
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Piangevo senza sapere che piangevo e nella notte nera sentivo solo i miei passi nel camminamento buio.
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Forse in quel giovane soldato bruciato dal sole dei ghiacciai vedeva il mitico alpino delle canzoni e della retorica di allora e io, per una ragazza così bella che viveva in un’Italia così bella, pensavo che forse era pure bello dare la vita.
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«E a sera, attorno al fuoco, fumando trinciato forte, ci raccontavamo storie e vicende della vita [...]Lassù la montagna è silenziosa e deserta. La neve che in questi giorni è caduta abbondante ha cancellato i sentieri dei pastori, le aie dei carbonai, le trincee della Grande guerra, le avventure dei cacciatori. E sotto quella neve vivono i miei ricordi».
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Quando la stanchezza della corsa mi faceva cadere sulle pietre credevo di essere lontano da quell'orrore, ma mi veniva da piangere per compassione di me stesso, per la vita che sentivo correre con il sangue nelle vene e che una pallottola o una bomba poteva ridurre a quello che avevo visto. Per le guerre maledette. Caino aveva un motivo. Ma qui?